MEDITAZIONE

Psicoterapeuta Milano – Dott.ssa Lucia Dies

 

” Tra meditazione e psicoterapia”

La psicoterapia aiuta l’uomo ad uscire dal conflitto per imparare a saper dire si e no.

Con la meditazione l’uomo comprende a cosa ha davvero bisogno di dire si e no.

Alan Watts nel 1961 osservò che ” se indaghiamo in profondità in alcune ” vie di vita ” come il Buddhismo, il Taoismo o lo Yoga, non troviamo nè filosofia nè religione, così come sono intese in occidente. Troviamo qualcosa che somiglia più da vicino alla psicoterapia”.

Sia lo sforzo spirituale che quello terapeutico sono finalizzati a raggiungere lo stesso obiettivo: fare in modo che le potenzialità della persona trovino una piena espressione.

La spiritualità considera “ignoranza” l’oscuramento e la confusione mentale.

Per la psicoterapia “ignorare” è non avere la consapevolezza di chi siamo, di cosa pensiamo, di cosa stiamo facendo, di come ci sentiamo nella nostra vita.

Sia la spiritualità che la psicoterapia attribuiscono alla mancata coscienza del proprio Sè la causa principale della sofferenza.

L’eccesso di desiderio o la dipendenza eccessiva dalla soddisfazione dei desideri, nel linguaggio psicoanalitico è chiamata “oralità”

L’atteggiamento orale è sano nella prima parte della vita ma diventa segno d’immaturità nell’adulto. Questa immaturità è fonte di dolore.

L’avidità orale nell’adulto, secondo Freud, è il risultato della frustrazione degli impulsi orali avuti nel passato (desiderio della madre all’epoca dell’allattamento al seno).

Nello stato di ignoranza e oscuramento, l’eccessiva fase recettiva orale si accompagna ad un atteggiamento “aggressivo-orale” con espressioni di rabbia e frustrazioni.  L’istinto di succhiare si protrae troppo a lungo e viene sostituito dall’istinto a mordere.

Questo atteggiamento mordace si esprime nei confronti degli altri ma anche di noi stessi, dobbiamo continuamente prendere e dopo che abbiamo preso, prendere ancora….e ancora……e non è mai abbastanza.

Il buddhismo parla di tre fattori chiave che producono malessere: l’avidità, l’avversione e l’ignoranza.

Al centro del malessere psicologico c’è desiderio e avversione (amore e odio).

Per la spiritualità il mondo della mente è legato alla casualità degli eventi e il peso delle vite passate e dimenicate si ripercuote nel presente.

Per la psicoterapia il passato, ugualmente sconosciuto e dimenticato dell’infanzia influisce sul presente.

Sia per la psicoterapia che per la spiritualità il processo di guarigione avviene attraverso un percorso da uno stadio ad un altro.

Se guardiamo la patologia da carenza affettiva il percorso comporta lo spostamento dallo stato di avidità, dal bisogno d’amore allo stato di abbondanza, di appagamento.

La via allora, per entrambe, diventa unica ed è la via della consapevolezza, fisica, emotiva e conoscitiva, recuperando così la capacità di sperimentarsi.

Come terapeuta sono disposta ad accogliere l’idea che il processo curativo per poter portare alla guarigione ha bisogno di quella cognizione più raffinata che rende possibile la consapevolezza spirituale e che io chiamo “saggezza”.

La meditazione è diventato il metodo più importante per collegare la potenzialità spirituale alla psicoterapia.

La meditazione comporta la pratica della consapevolezza del qui e ora, dell’autoconsapevolezza e dell’autoconoscenza.

Benchè nessuno possa essere consapevole al posto di un altro tuttavia avere accanto una guida che ci permette, facendo da specchio, di vederci è importantissimo.

In psicoterapia un aspetto essenziale è ritornare ad essere spontanei e la presenza del terapeuta consente all’individuo di ottenere questa spontaneità più facilmente che nell’isolamento.

Possiamo chiamare tutto questo “la magia dell’altro”. Quel comprendere i metodi e le strategie professionali consente al terapeuta di instaurare un rapporto d’aiuto efficace.

La psicoterapia e la meditazione per la loro creatività e ispirazione possono essere considerate un’arte che produce effetti maggiori di quelli previsti da chi la pratica.

E’ attraverso la meditazione che le varie teorie psicoterapeutiche trovano il modo di mettersi al servizio dell’uomo annullando qualsiasi differenza di metodo.

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