RICOMINCIARE…..A VIVERE

scelta1

LA SCELTA GIUSTA

“So quello che non voglio ma non so quello che voglio”

Uno dei motivi legati alla difficoltà di scegliere è il dover rinunciare a qualcosa e a questo si aggiunge la paura di sbagliare. Allora la domanda è sempre la stessa:

Qual’è la scelta giusta?”.

Ritrovare i punti di riferimento dopo una separazione o un divorzio comporta tutta una serie di scelte verso le quali non ci sente preparati.

Il primo bisogno è semplicemente quello di poter parlare, di dare un senso a ciò che si sta vivendo.

Le domande più frequenti riguardano la relazione con i membri della propria famiglia d’origine e  di quella avuta con il coniuge.  Si ricercano dei nuovi punti di riferimento per continuare a dare un senso alla continuità della propria vita.

Si vivono i ricordi accompagnandoli con un gran senso di colpa e con la perdita della stima di se stessi. Tutto questo determina un malessere, uno stato depressivo dove il senso di solitudine diventa determinante nelle scelte.

Nel cercare di fare le scelte giuste ci si scontra con un altro bisogno: avere tutto sotto controllo. Questo non è sempre possibile.

Parlando si separazione è necessario ricordare che tutta la nostra vita è segnata da separazioni: dalla proria madre il primo giorno di scuola, dai compagni e amici alla fine di ogni ciclo scolastico. Ogni ciclo di vita ha le sue separazioni, ma qui parliamo della separazione che pone fine ad una storia d’amore, questo è il più grande e il più forte, include tutte le caratteristiche di un distacco, alla loro massima potenza

Allora da dove cominciamo?

Cominciamo facendo nostro questo pensiero: “L’amore che poté morire non era amore.” Berthold Auerbach

e poi………..

RESISTERE

MANDARE VIA IL SENSO DI COLPA

ACCETTARE LA SOFFERENZA

SUPERARE IL SENSO DI FALLIMENTO

RIPARTIRE

GUARDARE  OLTRE

RESISTERE

Pensavamo di aver affrontato la parte più difficile e invece nuovi pensieri ci tormentano e uno su tutti: ” ho fatto la scelta giusta?”.

Questi pensieri sono il frutto della nostra ambivalenza interiore, nel momento di solitudine e di sconforto non ci ricordiamo più dei motivi che hanno reso impossibile continuare a stare in coppia. Il primo esercizio è quello di scrivere questi motivi, rileggerli e completarli con i ricordi dolorosi.

MANDARE VIA IL SENSO DI COLPA

Il senso di colpa è il nostro vero nemico che ci attacca perchè siamo vulnerabili. Compare all’improvviso e ci schiaccia con l’idea che le cose potevano andare diversamente se noi……riuscivamo ad affrontare la nostra unione diversamente!!!!

Purtroppo il senso di colpa non tiene mai conto che in una relazione amorosa siamo responsabili solo del 50% di ciò che accade, ci fa sentire responsabili al 100%.

Noi potevamo essere diverse ma l’altro……continuava ad essere quello che era.

Questa responsabilizzazione eccessiva ci fa credere che da noi dipende la gioia o il malessere altrui, distogliendo la nostra attenzione dall’unico ambito in cui siamo responsabili al 100%, quello del nostro benessere.

La soluzione migliore, in questa fase, è concedersi un pò di tempo, per prendersi cura di se stessi, di tutto ciò che non si aveva il tempo e l’energia di fare quando si era in coppia e …….impegnarsi davvero.

ACCETTARE LA SOFFERENZA

Sentirsi tristi è normale, c’è stata una perdita, molte cose sono cambiate, c’è un lutto da elaborare e per fare questo occorre tempo e non è facile.

E’  stata persa. la persona sulla quale avevamo costruito tanti sogni e tante aspettative, si è perso anche uno stile di vita a cui ci eravamo abituati, relazioni amicali condivise

In questo momento è importante dare valore alle proprie emozioni, anche se dolorose, guardarle, accettarle e…….piangere. Si piangere è una cosa buona, ci permette di ritornare alle più semplici espressioni di dolore dell’essere umano. Le lacrime sono un mezzo potente per lenire la sofferenza e eliminare tutte quelle sostanze che si producono quando soffriamo.

Le parole, i racconti vengono dopo e possono aiutarci nella misura in cui siamo stati capaci di non fuggire alle nostre emozioni più intime vissute nel silenzio del cuore.

SUPERARE IL SENSO DI FALLIMENTO

La relazione si è interrotta perchè vivere insieme era diventato impossibile, da un certo punto di vista questo può essere vista come una vittoria, ci si sente meno minacciati, più al sicuro ma il senso di fallimento ci accompagna nelle nostre giornate.

Tutti i pensieri logici non servono a mandarlo via e allora?  Solo la pazienza può esserci d’aiuto, aiutare noi stessi a trovare un nuovo benessere ci farà vedere la situazione in un modo diverso, con più equilibrio.

RIPARTIRE

Comprendere che il desiderio di dimenticare tutto è un’illusione, non c’è nulla nella nostra vita passata che sia di poco valore, anche gli errori sono preziosi e non bisogna partire da zero come qualche volta ci sentiamo dire ma anzi, il pensiero che dobbiamo consolidare dentro di noi è: ” continuare a scrivere la nostra storia nel libro della vita tenendo conto del passato e dei suoi  insegnamenti”.

GUARDARE  OLTRE

Dire ” io non ci casco più ” ci porta a creare una corazza che ci impedisce ogni altro incontro.

Entrare in uno stato continuo di difesa e di timore porta a vedere ogni incontro come rischioso. La separazione si accompagna a un gran senso di fragilità, è la fragilità del lutto.

Il lutto è uno stato temporaneo, diverso e personale per ognuno, ma ha un termine e allora il modo di pensare e di pensarsi cambia e la vita ricomincia a scorrere e per vivere sono necessarie le decisioni, gli obiettivi e soprattutto l’ottimismo.

L’ottimismo permette di modificare i propri giugizi e gli uomini non verranno più visti come vigliacchi e le donne non saranno più solo seduttrici.

Rinasce il piacere di amare, ma bisogna cominciare dall’amare se stessi, questo è il modo migliore per incontrare un nuovo amore che questa volta sarà più in sintonia con la propria personalità.

Dott.ssa Lucia Dies

.