IO HO UN VALORE
Autostima vuol dire essere capaci di stimare, cioè stabilire autonomamente il nostro valore. E’ darsi un voto, ogni minuto di ogni giorno.
L’autostima nasce da una domanda: cosa penso di me?
La stima di sé prende origine dal confronto tra l’immagine che ciascuno ha di se stesso e l’immagine di ciò che si vorrebbe essere.
In questo senso, tanto più il “come siamo” è lontano da il “come vorremmo essere” tanto più ci si sente come persone di minor valore e si prova insoddisfazione nei propri confronti.
La prima cosa che dobbiamo comprendere quando sperimentiamo una bassa autostima è cosa stiamo valutando di noi stessi e perchè questa valutazione è così importante
Quando un mio paziente si definisce una persona con bassa autostima fa sempre riferimento al fatto che vive dentro di se una profonda insicurezza, non sapendo definire il proprio valore e quali sono le sue qualità, si sente incapace di prendere anche le più piccole decisioni che riguardano la sua vita.
Per evitare di confrontarsi con questo stato d’animo di insicurezza si fugge da tutte quelle situazioni in cui si può essere costretti a dover fare una scelta.
Il timore di sbagliare porta queste persone ad agire sempre in ambiti conosciuti; il nuovo, il diverso, ciò che è sconosciuto aumenta i propri timori e di conseguenza il proprio disagio.
L’insuccesso è sempre attribuito alle proprie mancanze mentre il successo anche se ottenuto con grande impegno, viene attribuito ad un caso fortuito o viene sminuito e privato di valore.
La bassa autostima è un pensiero su di se che non ha niente a che vedere con quello che una persona è veramente.
Ciò che è necessario non è cambiare la persona che si è, ma scoprire quali sono i propri valori, solo allora i pensieri saranno diversi.
La bassa autostima non è uno stato immutabile, è solo un segnale che ci dice che invece di dare importanza ai nostri desideri e bisogni stiamo inseguendo quelli degli altri.
Il punto di partenza è sapere quello che si vuole e quello che non si vuole nella propria vita. La domanda fondamentale è : cosa è importante per me?
Le risposte a questa domanda sono i nostri valori che come i raggi di un faro ci guidano nel cammino. Molto spesso si confondono i valori con i mezzi che servono a raggiungerli es. il lavoro più che un valore è un mezzo per raggiungere l’autonomia, l’autosufficienza e la serenità che invece sono i valori.
La seconda tappa è evidenziare le risorse personali, cioè le capacità che possiamo utilizzare per raggiungere i nostri obiettivi, consapevoli di avere anche il diritto di sbagliare.
L’errore che frequentemente fanno le persone con bassa autostima è quello di pensarsi come ” persone sbagliate” invece che come “persone di valore che hanno fatto un’azione sbagliata” cioè confondere un’azione o una decisone sbagliata con se stessi.
L’autostima è il frutto di tante interazioni che ci hanno accompagnato fin dalla nascita, le relazioni con le persone significative, il tipo di educazione che abbiamo ricevuto, le esperienze che abbiamo fatto durante la nostra vita, l’immagine che gli altri ci hanno rimandato di noi. Il bambino si alimenta di tutto questo e costruisce il tipo di fiducia, robusta o fragile, che avrà di se stesso.
Oggi molte persone soffrono di problemi legati all’autostima, a queste persone vorrei dire che questo disagio non è ne fisso ne statico. Come la nostra vita e la nostra personalità sono sempre in movimento e in evoluzione anche l’autostima è in movimento, condizionata dagli eventi.
Il sentimento d’inadeguatezza è comune a tutti, qualcuno reagisce chiudendosi in se stesso, altri esagerano mostrandosi spavaldi o aggressivi, tutte e due le modalità sono reazioni di difesa, da una parte ci proteggono ma dall’altra ci impediscono di cambiare e trovare un equilibrio.
Se siamo convinti di essere delle persone chiuse e poco apprezzate dobbiamo chiederci cosa possiamo fare perchè gli altri possano conoscerci meglio, in modo da avere di noi un’immagine che corrisponda a quello che siamo.
Quando ci si pone in quest’ottica si diventa più obiettivi anche sugli altri, scoprendo che forse non meritano la nostra stima e le nostre attenzioni oppure potremmo capire che è sbagliato il modo con cui entriamo in relazione con gli altri, forse siamo troppo insistenti o vaghi, aggressivi o impazienti provocando una resistenza o un’allontanamento.
Per comunicare più efficacemente dobbiamo imparare ad ascoltare e ad aprirci; questa è l’unica strada per essere accettati così come siamo e quando ciò avviene la nostra autostima cresce.
Per sconfiggere la visione depressiva che abbiamo di noi occorre esercizio e autocontrollo.
Il primo esercizio da fare è prendere consapevolezza del nostro corpo, accorgerci quando, stando in mezzo agli altri, ci irrigidiamo, guardiamo per terra, abbassiamo gli occhi e allora stiamo diritti, sforziamoci di sorridere, parliamo con tono pacato e respiriamo tranquillamente. Tutto ciò ci farà sentire meglio, più sicuri e contenti di noi.
Dott.ssa Lucia Dies